Weekend a Gomel (Bielorussia) a 30 anni dal vicino disastro di Chernobyl

Homel’ (in bielorusso: Гомель?, traslitterato: Homel; in russo: Гомель, traslitterato: Gomel) è la seconda città più popolosa della Bielorussia con mezzo milione di abitanti ma ciò nonostante non è una città che offre molto e mi sono fermato qui una notte soltanto per spezzare il viaggio che mi ha portato da Kiev a Minsk. Gomel si trova nella parte settentrionale della pianura di Dnieper, nei pressi del confine ucraino e della dismessa centrale nucleare di Černobyl’. Pur essendo stata fortemente contaminata in seguito al disastro di Chernobyl del 1986, la città continua ad essere abitata.

La città non è meta turistica d’eccellenza, come tutta la Bielorussia, nonostante ciò possiede alcune attrattive, esse si trovano principalmente nel parco presso il fiume Sož e comprendono il Palazzo Paskevič, la bellissima cappella, il Giardino d’Inverno e altri palazzi secondari.
Ovviamente come in tutta la Bielorussia è immancabile anche qui a Gomel la statua di Lenin vicino al palazzo del governo.

Il Cesio 137 (periodo di dimezzamento di circa 30 anni) si accumula nei tessuti muscolari, in particolare nel cuore. Il 70% dei bambini residenti nella regione di Gomel, la più colpita dalle radiazioni, soffre di disturbi cardiaci: aritmie e per fortuna molto più di rado di infarto miocardico precoce. I danni riguardano anche l’occhio, causando cataratta precoce nel 25% dei bambini. Infine, passando nel latte materno, questo isotopo può provocare nel neonato sindromi da immunodeficienza simili all’AIDS.


COME ARRIVARE A GOMEL

La mia esperienza per arrivare a Gomel è con un bus che collega Kiev (Ucraina), proprio con prima cittadina della Bielorussia. Se invece vi trovate già in Bielorussia vi consiglio di prendere i treni locali che sono abbastanza confortevoli ed economici


LA MAPPA


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