Ragusa / Ragusa Ibla / Modica (Sicilia): cosa fare e vedere, foto e video

Un salto a Ragusa Ibla (Sicilia/Italia)
La strada per Ragusa sale lenta fra i carrubi, le masserie e i muretti a secco dell’entroterra che indicano la via verso questo capolavoro del barocco siciliano. Capoluogo l’omonima provincia fatta di altipiani e di borghi pittoreschi costruiti con la pietra calcarea, Ragusa è conosciuta in tutto il mondo per il suo borgo di Ragusa Ibla, gioiello del barocco con le sue stradine strette ed irregolari, i suoi gradini e scalinate, fulcro della città e affascinante quartiere che ospita una cinquantina di chiese e tantissimi palazzi storici. Ragusa Ibla si estende su una piccola collina e dopo il terremoto del 1693 fu interamente ricostruita in stile barocco.
Come raggiungere Ragusa Ibla dalla città di Ragusa?
La discesa verso Ragusa Ibla, si può effettuare anche a piedi, grazie all’antica strada (e in passato unica) che la collega alla città superiore. Quindi lasciate l’auto a Ragusa superiore nelle viuzze attorno alla fine di Corso Italia o inizio di Corso Mazzini ed iniziate a scendere i 330/340 gradini che collegano la città ad Ibla.
Chi preferisce invece scendere in auto godrà della vista della città in diverse prospettive: soprattutto di sera, le luci che illuminano le piccole strade e le case addossate l’una con l’altra sul fianco della collina, rappresentano uno spettacolo unico nel suo genere: a molti sembrerà di essere davanti ad un vero e proprio presepe a grandezza d’uomo. E’ importante ricordare che l’ingresso al centro storico di Ibla è consentito soltanto ai veicoli dei residenti, proprio a causa delle piccole strade d’accesso. Sarà possibile lasciare la propria vettura nei parcheggi presenti a poco fuori Ragusa Ibla ma specialmente nei periodi di alta stagione sarà veramente difficoltoso trovare un posto libero.
Chi preferisce invece scendere in autobus, al costo di 1.20€ ogni 30/40 minuti parte un autobus da Ragusa superiore che vi lascerà direttamente vicino Piazza Pola ovvero la principale del quartiere dove si trovano numerosi bar, locali ed uffici comunali.
Cosa vedere a Ragusa Ibla?
Dal 2002 il centro storico di Ragusa per la sua architettura barocca è stato dichiarato dall’UNESCO Patrimonio dell’umanità e per tale motivo si può ben capire l’importanza e la ricchezza di Ibla.
I 18 monumenti Unesco della città di Ragusa
Cattedrale di S. Giovanni
Duomo di S. Giorgio
Chiesa di S. Maria dell’Itria
Chiesa di S. Maria delle Scale
Chiesa di S. Filippo Neri
Chiesa di S. Francesco all’Immacolata
Chiesa delle Santissime Anime del Purgatorio
Chiesa di S. Giuseppe
Chiesa di S. Maria del Gesù
Chiesa S. Maria dei Miracoli
Palazzo Zacco
Palazzo Sortino-Trono
Palazzo Cosentini
Palazzo La Rocca
Palazzo Bertini
Palazzo della Cancelleria o Nicastro
Palazzo Battaglia
Palazzo Vescovile Schininà
Partendo proprio dalla centralissima Piazza Pola, potremmo andare alla scoperta delle numerose ricchezze che si susseguono una dopo l’altra affascinando i numerosi turisti tra una serie di palazzi nobiliari e chiese sia in stile barocco che rinascimentale.
Duomo di San Giorgio
Al culmine di un’ampia scalinata spunta la facciata barocca della Basilica di San Giorgio, la più bella fra le tante chiese del centro storico. È il cuore della Ragusa Ibla. Nella parte bassa della piazza, fra i Palazzi Arezzi e Vaninata, zampilla una deliziosa fontana.
Giardini Iblei
Uscite dal centro storico. Sul margine orientale della città, su uno sperone di roccia con vista sulla valle del fiume Irminio, spunta il più antico dei quattro giardini di Ragusa. A darvi il benvenuto, il viale di palme nel cielo azzurro, i vasi scolpiti nella pietra ragusana e il cinguettio dei pettirossi. Da vedere anche la villa e gli scavi archeologici di Ragusa Ibla.
Cosa vedere a vicino a Ragusa?
Marina di Ragusa
È la frazione più mondana della costa iblea. Se siete a caccia di onde o di relax, questa è la meta giusta. Per una passeggiata mano nella mano, vi consigliamo il Lungomare Andrea Doria e Bisani – evitatelo, però, nei weekend estivi. In alternativa, scegliete una delle spiaggette fra Borgo Sampieri e Donnalucata, a pochi minuti da Scicli.
Spiaggia di Punta Secca e la casa del Commissario Montalbano
Punta secca è una piccola località balneare in provincia di Ragusa, diventata molto famosa nell’ultimo decennio grazie alle vicende del “Commissario Montalbano”. Il suo nome deriva dalla conformazione del suo territorio: qui la spiaggia di sabbia fine è intervallata da zone rocciose che emergono dal mare, le cosiddette secche.
Punta secca deve la sua recente notorietà alle vicende del Commissario Montalbano, serie tv tratta dai romanzi di Cammilleri, le cui riprese vengono in parte girate qui a punta secca. Proprio a destra della piazzetta di questo borgo sorge la “Casa di Montalbano”, adesso diventato un Bed and Breakfast: un immobile storico, originariamente magazzino per la dissalazione delle sarde, che venne ceduto nel 1904 agli avi dell’attuale proprietario e trasformato in abitazione.
L’atmosfera che si respira è lontanissima dalla mondanità di certe spiagge famose: Montalbano, per fortuna non ha modificato le frequentazioni di Punta Secca, cosi come Punta Secca non ha snaturato se stessa, offrendo “soltanto” la sua affascinante semplicità, con la piazzetta centrale, il suo porticciolo dominato dalla Madonna di Portosalvo e la chiesetta a lei dedicata. Un minuscolo angolo di Sicilia assolutamente da visitare!
Castello di Donnafugata

Il Castello di Donnafugata dista circa 15 chilometri da Ragusa. Non fatevi ingannare dal nome: più che un castello, è una residenza baronale del tardo ‘800. Nel suo giardino storico troverete un labirinto in pietra bianca ragusana, un tempo colorato dalle rose rampicanti. Entrate nella dimora. Le stanze sono più di centoventi – solo una ventina sono aperte al pubblico. Avete mai letto Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa? La residenza ha conservato le stesse atmosfere del romanzo.
L’edificio si sviluppa su una superficie di 2500 m² e consta di ben 122 vani. Il piano nobile è dotato dell’arredamento originale dell’epoca; vi si accede mediante una grande scalinata monumentale in pietra-pece (tipica della zona ragusana ricca di bitume e olio minerale)
La leggenda narra che la principessa Bianca di Navarra, imprigionata dal conte Bernardo Cabrera signore della Contea di Modica, riuscì a fuggire attraverso le gallerie che conducevano nella campagna circostante il palazzo. Il castello è stato edificato sulla vecchia struttura di una torre duecentesca. Una parte dell’edificio, tra cui la torre stessa, risale alla metà del Settecento ma nel suo complesso il possente edificio è dovuto al Barone Corrado Arezzo, che lo fece realizzare un secolo dopo inserendo nella facciata principale, in stile neo-gotico con richiami del veneziano, la bella loggia con gli eleganti archi trilobati.
Modica
Un’altra tappa imperdibile a circa 20 km da Ragusa è Modica. Perla della Sicilia orientale, durante il suo tour tra le vie e viuzze non si può fare a meno di ammirarne l’arte barocca di cui i suoi monumenti sono intrisi e in particolare il Duomo di San Giorgio che è uno degli esempi più significativi dell’arte barocca in Sicilia.
Modica è la seconda città della provincia di Ragusa e da alcuni anni è inserita tra i patrimoni mondiali dell’Unesco come “città delle cento chiese” in riferimento all’altissimo numero di edifici religiosi barocchi che conserva. Ma è anche la città della cioccolata con la sua antica tradizione e obbligo di degustazione in una delle cioccolaterie storiche aperte tutto l’anno. Meglio ancora in occasione festa del ciottolato dove Modica diventa teatro a cielo aperto tutta da gustare.
Dove mangiare a Ragusa e dintorni?
La ricerca del “Made in Sicily” ormai è sinonimo di qualità e genuinità dei prodotti. Se cercate un posticino dove degustare del buon vino e mangiare prodotti veramente locali vi consiglio la “Salumeria Barocco”.
Con tavoli e sedie fuori che si affacciano su uno dei corsi principali di Ibla, ho avuto il piacere assaporare un’apericena una bottiglia di vino veramente eccelsa accompagnata da un tagliere disalumi e i formaggi locali di qualità come: salame d’asino, lonzino di maiale, salame al pistacchio, salame al finocchietto, formaggio Ragusano Dop, piacentino ennese, novello al basilico e pomodoro, formaggi fatti col latte di capra girgentana in foglia di fico, formaggio stagionato sotto legno di mandorlo, formaggio affinato al Nero d’Avola, accompagnati con confetture di cipolla di Giarratana e marmellata di arance e pistacchio.