Da Zahony (Ungheria) a Užhorod (Ucraina) in autostop per visitare l’oblast’ della Transcarpazia – 2015

Ci siamo lasciati a Budapest …

Dopo questa parentesi ungherese è arrivato il momento di cambiare aria e nazione!
Dalla stazione Nyugati di Budapest alle ore 07:23 prendo il treno diretto per la piccola cittadina di Zahony che conta meno di 5.000 anime ma crocivia tra Unione Europea/NON Unione Europea con la sua dogana tra Ungheria e Ucraina

Sceso dal treno mi ritrovo nella stazione di Zahony!
Non proprio un posto molto raccomandabile sia per facce che vedo ma anche dai movimenti strani si capisce benissimo che da queste parti c’è qualcosa di “caldo”.
Qui siamo ancora in Unione Europea visto che l’Ungheria fa parte dei 28 paesi membri dell’UE ma a pochi chilometri da me si intravede già l’Ucraina. Un paese spaccato in due dopo il 21 novembre 2013 quando iniziarono le prime manifestazioni Euromaidan proprio a Maidan Nezalezhnost (la piazza Indipendenza nel centro di Kiev) che divisero la popolazione ucraina prevalentemente in due: quella occidentale a favore dell’UE e quella orientale più filorussa e quindi contro l’UE.
La mia meta per questo primo pomeriggio è Užhorod in Ucraina o come scrivono dall’altra parte della frontiera Ужгород. La prima cosa che devo fare è andare via da questo postaccio a maggior ragione se viaggi da solo, hai 2 trolley, un borsa porta notebook, un Samsung S6 come smarphone e uno zaino con dentro tutta la roba per la fotografia e il video come la mia inseparabile reflex Canon 700D con i vari obiettivi, una GoPro silver 4 appena sfornata e una videocamera.

Non passo certamente inosservato qui! Per questo motivo mi dirigo subito fuori la stazione ferroviaria per prendere un taxi più o meno ufficiale che mi porti fino alla dogana ungherese per fare tutti i controlli di routine e da li poi oltrepassare a piedi anche la Ucraina.
Arrivato fuori la stazione vengo accerchiato da 2/3/4/5 uomini che a loro dire fanno la tratta stazione centrale/dogana abusivamente al costo di 5/10 € ma non mi sembrano facce molto raccomandabili e allora temporeggio un pò fino a quando alle mie spalle sento una coppia sulla cinquantina parlare tra di loro in ucraino e dire un paio di volte la parola magica Užhorod, Užhorod, Užhorod!! A questo punto con un pò di incoscienza ma tanto spirito di avventura sfoggio le mie quattro parole di russo imparate per sopravvivere nelle zone dell’ex unione sovietica e gli faccio capire che anche io devo andare ad Užhorod e se era possibile avere un passaggio direttamente fino alla città! Da qui arriva la controproposta loro direttamente in moneta ucraina di 100 grivnie pari a 3,70€ visto che il cambio ad agosto 2015 è di circa 1€ = 27 UAH.
Senza pensarci su due volte rispondo in modo affermativo Да Да Да, poso i bagagli dentro la loro “nuovissima” macchina e ci incamminiamo verso la dogana ma neanche il tempo di fare 100 metri e la coppia di coniugi fanno salire in macchina un altro uomo fermo in una specie di bar che ovviamente si siede accanto a me sui sedili posteriori. A questo punto faccio un pò di mente locale e rifletto che se riesco ad arrivare veramente a Užhorod ho avuto una gran botta di fortuna perchè con una minima spesa evito di oltrepassare a piedi due dogane ma in caso contrario rischio di rimanere in balia di questi perfetti sconosciuti che possono derubarmi di tutto e lasciarmi in mutande!
Arrivati alla dogana ungherese attendiamo circa 20/25 minuti e subito dopo mi ritrovo la dogana Ucraina dove l’attesa si protrae per circa un’ora ed è proprio qui che cerco di capire un pò la situazione: la coppia di coniugi parlano rigorosamente solo ucraino invece tramite l’uomo che è seduto al mio fianco che parla anche inglese riesco a capire che lui fa spesso questa tratta e viaggia quasi sempre con passaggi di fortuna ma a differenza mia si fermerà una decina di km prima di Užhorod.
A questo punto capisco che tutti e due siamo nella stessa barca e iniziamo a dialogare un pò e scopro che è un appassionato di musica italiana e ama Celentano, Toto Cutugno e Riccardo Fogli e inizia a cantarmi qualche pezzo in italiano che filmo subito con la mia GoPro.

Cantando i grandi classici della canzone italiana passiamo la dogana Ucraina e il signore al mio fianco viene accompagnato a Čop (Чоп in Ucraino) ovvero la prima cittadina subito dopo la frontiera così rimango da solo con i due coniugi e ci incamminiamo finalmente verso Užhorod!

Lungo il tragitto la coppia tenta di parlare in ucraino con me e una volta comunicato il nome del mio hotel a loro dire stiamo marciando direttamente verso l’Olymp Hotel ma dai loro dialoghi ho la vaga sensazione che stanno tentando di fregarmi e depositarmi nel primo hotel di Užhorod in modo da sbarazzarmi di me e prendersi i soldi.
Per non tirare troppo la corda faccio il finto tonto, mi faccio lasciare in questo fantomatico hotel, prelevo al bancomat un pò di moneta locale, pago le 100 grivnie pattuite e subito dopo i signori vanno via! Ovviamente non appena entro in hotel e chiedo informazioni alla reception mi confermato la mia prima sensazione: non si tratta dell’Olymp Hotel ma di un altro hotel e quindi faccio chiamare direttamente dalla signorina un taxi e con 20 grivnie circa 0,80 € finalmente arrivo a destinazione.


Il book fotografico di Užhorod

CLICCA QUI PER VISUALIZZARE Il book fotografico di Užhorod (Ucraina)
Il book fotografico di Užhorod (Ucraina)

Užhorod (in ucraino: Ужгород) è una piccola cittadina di circa 110.000 abitanti dell’Ucraina occidentale al confine con la Slovacchia e l’Ungheria. E’ attraversata dal fiume Už (Уж) ed è capoluogo dell’Oblast’ (regione) della Transcarpazia.
Proprio a causa della posizione di frontiera e della moltitudine di etnie che vi hanno vissuto nel corso dei secoli, la città si è arricchita di numerose denominazioni: in ucraino Ужгород (Užhorod), in ruteno Ужгородъ (Užhorod”), in russo Ужгород (Užgorod), in slovacco e ceco Užhorod, in ungherese Ungvár, in tedesco Ungwar o anche Ungstadt ed altre traslitterazioni meno scientifiche, ricalcate sul toponimo russo (quali Uzhgorod, Ushgorod, Uzgorod ecc.), godevano di una certa diffusione ai tempi dell’Unione Sovietica.

Se avete intenzione di visitare la cittadina dovete mettere in conto che non siamo certamente a Lviv, Odessa oppure a nella capitale Kiev.
Il turismo da queste parti non è certamente una fonte di ricchezza primaria e i turisti che si vedono in giro sono veramente pochi! Tanto per farvi un’idea basta digitare su google il nome della città e potete ben capire dai risultati che in pochissimi sono stati in questo posto e ancora di meno hanno recensito o scritto qualcosa.

Come tutte le città poco turistiche ci sono i pro e i contro:

I pro:

  • Prezzi dei taxi bassi (una tratta i 4/5 km circa 20 grivnie – 0,7/0,8 €)
  • Prezzi dei ristoranti bassi (zuppa borsch, pane e birra 0,5 cl circa 50 grivnie – 2€)
  • Prezzi degli hotel bassi (un 4 stelle con piscina e sauna l’ho pagato 220 grivnie – 8€)
  • Puoi goderti la città senza troppo caos
  • Girovagando potrai mescolarti con la popolazione locale visto che ci sono pochi turisti
  • Il turista è trattato bene e viene rispettato
  • Si mangia bene

I contro:

  • Se non conoscete almeno qualche parola in russo e leggere il cirillico siete veramente messi male! La nuova generazione parla in linea di massima l’inglese ma le persone dai 40 anni in su decisamente no! I problemi possono nascere quando vi sedete in un ristorante e vi portano il menu rigorosamente tutto scritto in cirillico, quando dovete prendere un taxi e nel 99,9% dei casi non parlano inglese, quando dovete comprare qualcosa o quando perfino nell’hotel parlano un inglese maccheronico! Prima di entrare in Ucraina specialmente se viaggiate da solo come me vi consiglio di imparare almeno i numeri e le parole “salvavita” come quanto costa, devo andare alla stazione dei treni, portami in hotel, acqua, birra, ecc ecc.
  • Se viaggiate specialmente da soli come me evitate i vicoli bui, evitare di trovarvi sia di giorno e ma specialmente di notte in zone malfamate e camminate sempre nelle vie principali. Ammetto che di tutto ciò non ho fatto completamente nulla perchè in quanto “malato” di fotografia e video mi piace addentrarmi tra i vicoletti più internati ma dopo la mia esperienza a Užhorod posso sicuramente dirvi che come tutti o cittadine non turistiche il turista è guardato con un occhio particolare! Durante il giorno andavo in giro con lo zaino da battaglia con tutta l’attrezzatura per foto/video dentro ma evitavo di tenere per lunghi periodi la reflex al collo. La notte invece anche a causa dell’illuminazione veramente molto molto scarsa per non espormi troppo andavo in giro come un semplice cittadino con una tracolla e dentro un il cellulare (se avete una buona fotocamera incorporata è ancora meglio perchè specialmente di sera fare delle belle foto è un problema) e per fare qualche video la GoPro.


Cosa vedere

La stazione ferroviaria vale la pena di essere vista! Se arrivate o ripartite in treno da/per Kiev, Lviv, Chernivtsi, Simferopol, Odessa, Kharkiv, Mosca non potete fare a meno di scattare qualche foto! Tipica struttura ex sovietica che ha avuto un restyling nell’ottobre 2004. Si trova su piazza Heorhiy Kirpa.

Il Castello di Uzhgorod (ucraino: Ужгородський замок) è una vasta cittadella su una collina. I primi edifici in pietra sul sito del castello sono datati al XIII secolo. E’ una struttura difensiva rettangolare con bastioni romboidali che richiamavano i castelli del Sud Italia.

La cattedrale dell’Esaltazione della Croce è una chiesa bizantino-rutena, la chiesa madre dell’eparchia di Mukačeve. È dedicata all’Esaltazione della Santa Croce.  La chiesa fu costruita in forme barocche nel 1646 a cura dei padri della Compagnia di Gesù grazie a donazioni provenienti dalla nobile famiglia Drugeth. Subì alcuni danni durante la guerra di indipendenza di Rákóczi (1703-1711). Fu ricostruita sempre in forme barocche fra il 1732 e il 1740. Dopo che la Compagnia di Gesù fu soppressa nel 1773, l’imperatrice Maria Teresa d’Austria concesse ai cattolici di rito bizantino di prendere possesso della chiesa. Nel 1779 fu ricostruita a cura dell’architetto Gilebrand. Nel 1799 fu realizzata l’iconostasi. Durante il periodo sovietico la chiesa fu espropriata a favore della Chiesa ortodossa. Il 10 ottobre 1991 la Chiesa greco-cattolica rutena e l’eparchia di Mukačeve ottennero il riconoscimento dello Stato e la cattedrale fu riconsegnata ai cattolici. Il 29 giugno 2003 le reliquie del beato Teodoro Romža sono state traslate nella cattedrale.

La sinagoga venne costruita nel 1904 in stile neomoresco venne vandalizzata dai nazisti durante la seconda guerra mondiale, ma non demolita, nel dopoguerra è stata restaurata e riadattata a sala da concerto, destinazione che conserva tuttora.

La Cattedrale del Cristo Salvatore è la principale chiesa ortodossa in Transcarpazia e si trova nella piazza Cirillo e Metodio. Alta 60 metri ha cinque cupole ed è stata costruita nel 1990 dopo la cattedrale di Santa Croce è stata restituita alla Chiesa cattolica rutena. Il moderno edificio può contenere fino a 5000 fedeli e nel suo piano terra contiene una cappella dedicata alla Esaltazione della Santa Croce. La cattedrale appartiene alla Chiesa Ortodossa Ucraina (Patriarcato di Mosca). Nel 2008 la struttura è stato perquisita dalla National Security Agency per sospetto di attività separatiste.

Il fiume Už (ucraino: Уж) è un fiume dell’Ucraina e della Slovacchia. Il suo nome proviene dal dialetto Antico slavo e significa “serpente”. Il fiume è ghiacciato per buona parte dell’inverno ma durante il periodo estivo i cittadini di Užhorod si recano al fiume per pescare o farsi un bagno. Ovviamente si tratta di un fiume e da quello che ho visto non è poi proprio così pulito ma se vivi da queste parti e non la possibilità di recarti nella lontana Odessa se hai un pò un grande spirito di adattamento puoi immergerti in queste acque non proprio limpidissime


Dopo due giorni di avventura ad Užhorod tra passaggi di fortuna, castelli, fiumi, chiese ortodosse e sinagoghe riadattate in sala concerto, adesso è arrivato il momento di rifare le valigie e andare alla stazione ferroviaria! Mi aspetta il treno delle 23:50 che mi porterà alle ore 06:20 presso l’incantevole la città del leone: Leopoli (in ucraino: Львів e traslitterato L’viv, in russo Львов e traslitterato L’vov)!
Dimenticavo …. Ci sono tre tipi di carrozze sui treni a lunga distanza in Ucraina e in tutti gli stati dell’ex unione sovietica: prima classe (SV), seconda classe (Coupe’) e terza classe (Platzkart) e in alcuni treni ci sono anche le carrozze cosiddette “con posti a sedere”, ovvero senza cuccette. Nelle carrozze di prima classe ci sono 2 letti in uno spazio riservato (cuccetta), in seconda classe ci sono 2 letti superiori e 2 letti inferiori in uno spazio riservato (cuccetta), in terza classe ci sono 4 letti in uno spazio non riservato (le cuccette sono aperte). Visto che la tratta in questione non aveva la prima classe ho deciso di comprare tutti e 4 i posti in cuccetta in seconda classe con 447,04 grivnie circa 16,50€ in modo da non condividere la cabina con nessuno e poter dormire tranquillamente per tutta la notte!

 

treno_da Uzhhorod_ucraina_ per lviv


IL VIAGGIO CONTINUA … NEL PROSSIMO ARTICOLO

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